FRANCO ROMAGNOLI

Franco Romagnoli

 

Gioco della carta – rassegnato

Licita – signorile

Presenza al tavolo – composta

Simpatia – british

 

Potrebbe essere un’icona del giocatore di bridge al tavolo, sia come atteggiamento che come stile naturale. Potrebbe frequentare con uguale disinvoltura un esclusivo club inglese così come il rumoroso circolo di Selargius, che non disdegna frequentare secondo propria propensione democratica. Talmente perfetto come postura e aplomb che molti lo scambiano per un sopramobile, di grande valore ovviamente e quindi fanno molta attenzione e con lui al tavolo tutti diventano dei gentiluomini del Sussex. Boassa una volta gli ha spolverato istintivamente la giacca, che non ne aveva bisogno, e lui, per niente stupito ha esclamato “Oh, lovely”.

Si potrebbe essere indotti a pensare che tutto sia frutto di cura impegnativa, di attenzione spasmodica, dal piccolo particolare alla piega dei pantaloni, niente che comporti un impegno forzoso.

Per parte sua è molto misurato, evita sempre di strafare, gli viene naturale, non ha bisogno di imporsi un’etica comportamentale, possiamo indicarlo come esempio, tuttalpiù cercando di imitarlo, rischiando però l’inadeguatezza. 

Se in una mano c’è la possibilità della presa in più la lascia perdere, se deve contrare, ci pensa due volte e poi passa soppesando il singolo caso, che per lui è non solo statistico ma anche umano, o di genere. Se deve semplicemente surlicitare, per esprimere la propria forza chiede il permesso di utilizzare il colore avversario. Famosa una volta quando chiese gli assi al suo compagno e avendone questi solo uno si scusò lui della richiesta eccessiva, che ritenne per primo troppo pretenziosa.

Ha un atteggiamento sempre rispettoso del compagno e degli avversari, in egual modo, senza piaggerie o preferenze e infatti fare coppia con lui è il sogno di molti giocatori e praticamente di tutte le giocatrici, anche di quelle più giovani. Una che non dico ha detto che prima di morire vorrebbe fare un torneo con lui. Il solito che non nomino le ha suggerito di sbrigarsi allora. Lui però in questo non fa distinzioni. Qualcuno dice però che è così ecumenico non per atteggiamento democratico, ma perché non li distingue proprio, e quindi li confonde. Questo spiega come mai non abbia mai giocato con Denise. E questo spiega anche la caparbietà con cui gioca in coppia preferibilmente con Chicco Trudu che un tempo è stato una promessa del gioco e secondo Romagnoli ancora lo è.

Mi hanno detto che è un vero lupo di mare, un levriero afgano ovviamente, e possiede una bella barca che chiama con modestia e vezzo signorile d’antan “il mio canotto”. Possiede anche un aereo, no, non è un modellino in scala, è vero, lo guida lui stesso. Penso che abbia anche l’accendino.

 Prossimo appuntamento con…

Elisabetta Fortuna

   
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