Gioco della carta – affroddiero
Licita – scontata
Presenza al tavolo – c’è
Simpatia – debordante
Non si sa quanti anni abbia, da quanto tempo giochi e, fatto preoccupante, per quanto ancora giocherà. Molti sperano nei suoi partners ma questi non se la sentono di prendere decisioni drastiche. Parlando di lei mi viene la voglia di parlare di Damiano Cruccas, il marito col quale ha condiviso la passione per il bridge, che è doveroso ricordare perché ha lasciato in tutti un buon ricordo e quando la incontro al tavolo ogni tanto lo faccio. Mi basta una piccola scusa, ne approfitto sempre, mi piace ricordare chi non c’è più, anche perché vorrei che lo si facesse per me. Con qualcuno avrò anche avuto delle polemiche, dissapori, ma hanno condiviso con me una passione, una gratuità, e sono un’antologia di ricordi che è bello trasmettere, perché il bridge non è solo muovere 13 carte al meglio. A me per sbagliare ne basta una, posso dire di essere inimitabile.
Anche Maria Francesca, come Claudio De Martini e tanti altri Dessì abitava davanti a casa mia in via Bacaredda, un palazzo ad alta densità bridgistica, dove proporrei di mettere una targa. Ci abitava anche il prof. Celestino Maxia, grande amico di Buioni, anche lui bridgista appassionato, professore di matematica al liceo Siotto, passato alla storia della pedagogia come campione infallibile di lancio dello strofinaccio.
Maria Francesca, e questo indipendentemente da come stia andando un torneo, ha carattere positivo, una allegria squillante, de coru, per me sempre contagiosa, dimentico il covid, i debiti, il riscaldamento della terra. E dimentico anche di giocare le mani...
Prossimo appuntamento con ....