Gioco della carta – sbarazzino
Licita – farcita
Presenza al tavolo – attraente
Simpatia – soffusa
Giocatrice di Latina, operante nel consorzio centro sud su Real bridge. Era avviata a una stanca e ripetitiva attività bridgistica, ravvivata dalla Puppet e le bicolori deboli, sino a quando non ha incontrato sulla sua via per Damasco un adescatore di bridgiste noto nell’ambiente sardo, ma da un po’ di tempo conosciuto anche a Latina e zone viciniori. Avendo carattere aperto, fideistico, e contando anche sulla irraggiungibilità della e dalla Sardegna, non temendo e non sapendo a cosa si può andare incontro si è fidata e ancora si fida, un po’ come successo a Biancaneve “una povera donna in balia di 7 uomini anormali”. In questo caso si è sentita tranquilla, Renato non può essere confuso con un principe possibile, gli uomini anormali sono solo tre, se estendiamo la conoscenza a Cantagalli e Contu, solo loro tre, ma lei si accontenta, non ha pretese impossibilili, e li ha eletti a diversivo della propria vita, che con loro tre ha assunto un aspetto avventuroso che lascia tuttavia sconcertati i suoi concittadini, che un po’ erano preparati dalla scoperta di William Tolu che i tre avevano sempre negato di conoscere.
Attilia gioca ormai da tempo con tutti e tre indifferentemente, anche per evitare di affezionarsi e a sentire lei si trova stranamente bene con tutti e tre. Quando ha una discussione con Nonnis si lamenta con Cantagalli, quando discute con Cantagalli si sfoga con Nonnis, quando discute con Renato ha capito che non c’è niente da fare e non le importa di passare alla storia come madre teresa di Latina.
I primi tempi quasi si scusava con gli amici e amiche di Latina, per questa sua perversione bridgistica, che Renato interpretava con orgoglio. Lei diceva a tutti che preferiva giocare con sardi perché sono piccoli, non sporcano, non perdono peli. Con questo sodalizio non si può dire che il suo bridge sia migliorato anche se lei ammette di avere imparato da Renato due tipiche espressioni sarde “Ma cittirì cambona” e “ndi deppis pappai de cibudda” che lei ha scambiato per slanci apprrezzativi di Renato nei suoi confronti.
Ha detto che prima o poi verrà in Sardegna, terra che ha mitizzato grazie alle notizie che gli danno Cantagalli e Contu. Renato ha già consigliato alla moglie di preparare la stanza degli ospiti. Nonnis l’ha già preparata prima che si faccia un’idea sbagliata. Sentendo le nostre storie si è convinta che Sergio Nurchi sia un personaggio mitico, con testa di bridgista e corpo di vigile del fuoco. Purtroppo è reale, ma non sempre fa le apparizioni per i turisti e a Latina se lo sognano.
Prossimo appuntamento con….